Il nuovo CU 2015 sostituisce il vecchio modello CUD e la certificazione dei compensi degli autonomi coinvolgendo così anche l’amministrazione condominiale.
Il modello CUD cambia radicalmente arricchendosi di nuovi dati e funzioni. Dal 2015 cambierà anche nome: CU (Certificazione Unica).
L’Agenzia delle Entrate da poco ha messo a disposizione in nuovo modello CU2015 in bozza. Forse il cambiamento più profondo portato dal CU è il fatto che la Certificazione Unica non sostituirà solo il caro vecchio modello CUD ma anche la certificazione dei compensi degli autonomi sino ad oggi emessa in forma libera su carta intestata dell’azienda.
Il CU2015 dovrà quindi essere utilizzato dal sostituto d’imposta per certificare i redditi di lavoratori dipendenti e autonomi. A che scopo? L’obiettivo dichiarato è quello di rendere possibile l’elaborazione della famosa “dichiarazione precompilata” (730 precompilato) che l’Agenzia delle Entrate dovrebbe emettere già dal prossimo anno andando a semplificare la vita (si spera) di circa 20 milioni di contribuenti.
Ciò che lascia perplessi per molti versi è l’inclusione di professionisti, agenti e rappresentanti di commercio i quali non usufruiscono, in quanto titolari di partita Iva, della dichiarazione tramite 730.
Il nuovo modello CU dovrà essere consegnato al contribuente entro il 28 febbraio e trasmesso, per via telematica, all’agenzia delle entrate entro il 7 marzo, scadenza che per il 2015 dovrebbe slittare al 9 in quanto il 7 marzo cade di sabato. Consultando il frontespizio oltre ai classici dati del sostituto e del rappresentante firmatario, la Comunicazione Unica contiene l’indicazione del numero delle certificazioni di lavoro dipendente/assimilato e di lavoro autonomo/provvigioni contenute nel flusso (che potranno essere trasmesse anche separatamente), della presenza o meno del quadro dedicato alla comunicazione telematica oltre ai dati relativi all’impegno alla trasmissione telematica.
Importante
Nel mondo dell’amministrazione condominiale Il modello CU sostituisce pertanto l’invio della “certificazione dei compensi soggetti a ritenuta d’acconto” che si usava fare annualmente a tutti i fornitori che avevano emesso fatture con rit. d’acconto nei confronti del condominio.